Previsioni Euro Dollaro EUR/USD Maggio 2022

Il dollaro, dopo essere salito verso nuovi massimi sul finire del mese di aprile, ha cominciato un movimento di arretramento sui dati del Pil del 1° trimestre, risultati più deboli di quanto attendessero gli analisti, e mostrando così una contrazione. Di conseguenza, il dollaro USA ha invertito la tendenza sul finire della scorsa settimana, con un arretramento peraltro coerente anche alla luce dell’ampia accelerazione rialzista dei giorni scorsi.

Nel breve termine, però, il dollaro USA dovrebbe ricevere ancora supporto dalla prospettiva di un sentiero di restrizione Fed più robusto delle attese, come emergerà già dal FOMC di mercoledì prossimo. Successivamente, invece, la possibilità che l’ampia restrizione monetaria comporti un rallentamento della crescita economica a stelle e strisce potrebbe giocare un contributo nel rallentare e poi interrompere il trend rialzista del dollaro. Il processo sarà comunque condizionato anche dagli sviluppi sul fronte russo-ucraino, che attualmente sono imprevedibili, e del quadro pandemico in Cina, con Pechino intenzionata a confermare la politica di zero tolleranza nei confronti del Covid-19 e, di conseguenza, abbracciare numerosi lockdown locali.

Simmetricamente l’euro, dopo essere sceso verso nuovi minimi a 1,0470 EUR/USD, sul finire dello scorso mese ha iniziato a risalire e sta ampliando il recupero in area 1,05 EUR/USD inoltrata. Dalla BCE, inoltre, anche il governatore Visco ha implicitamente aperto alla possibilità di un primo rialzo dei tassi già a luglio, pur ribadendo la necessità che il sentiero di aggiustamento sia graduale. Altri membri della BCE sono invece più falchi, anticipando quasi una simile decisione in estate.

A nostro giudizio è presto per sbilanciarsi in tal senso, alla luce degli importanti elementi economici e geopolitici che potrebbero impattare sull’area euro.

Ciò premesso, per l’euro nel breve i rischi verso il basso comunque rimangono, sia a causa dei nuovi sviluppi negativi sul fronte del conflitto sia per l’imminente accelerazione del sentiero di aggiustamento Fed, di cui abbiamo parlato qualche riga fa. Successivamente invece la prospettiva che i differenziali di rendimenti inizino a restringersi (con i rendimenti USA che dovrebbero smettere di salire al procedere della restrizione e in previsione di un rallentamento USA e con i rendimenti euro che dovrebbero iniziare a risalire in attesa che la BCE avvii il ciclo di rialzi dei tassi) dovrebbe invece supportare la realizzazione di uno scenario caratterizzato da un lento ma costante recupero dell’euro.

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