Dollaro sotto pressione dopo le parole di Jerome Powell

Il numero 1 della Federal Reserve, Jerome Powell, ha detto che quest’anno probabilmente la Fed normalizzerà la politica monetaria, procedendo con l’aumento del tasso e la riduzione del bilancio.

Il cambio EUR/USD ha marginalmente spinto più in alto, scambiando nell’area di 1,1330 mentre la domanda per la valuta statunitense è contemporaneamente diminuita, con le azioni in crescita e i rendimenti dei titoli di Stato in calo. Il catalizzatore è stato quanto abbiamo ricordato in apertura: il numero 1 della Fed si è lanciato in alcune affermazioni di interesse, notando per esempio che l’economia sta crescendo al ritmo più veloce degli ultimi anni, mentre il mercato del lavoro è “robusto”. Inoltre, ha detto che la Fed impedirà che l’inflazione più alta si radichi, raffreddando le preoccupazioni del mercato.

Nel frattempo, il vicepresidente Richard Clarida si è dimesso dopo aver omesso di riferire sul trading delle azioni pochi giorni prima che la Fed annunciasse misure finanziarie di emergenza per puntellare i mercati nel mezzo della pandemia di coronavirus. Il vicepresidente della Fed ha detto che la sua mancata segnalazione di tali scambi era il risultato di “errori involontari”.

Dall’altra parte dell’Atlantico, il presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha detto che l’Eurotower ben comprende che l’aumento dei prezzi è una preoccupazione per molte persone e ha notato che prendono questa preoccupazione molto seriamente. “La gente può confidare che il nostro impegno per la stabilità dei prezzi è incrollabile, il che è fondamentale per il fermo ancoraggio delle aspettative di inflazione e per la fiducia nella valuta“, ha detto Lagarde.

Sul fronte dei dati, il calendario macroeconomico ha poco da offrire. Gli Stati Uniti pubblicheranno il sentiment economico IBD/TIPP di gennaio, precedentemente a 48,4 punti. L’audizione di Powell della Fed inizierà subito dopo l’apertura di Wall Street.

Da un punto di vista tecnico, EUR/USD non ha fatto progressi. La coppia continua ad oscillare intorno a 1,1300 e tra il range stabilito alla fine di novembre. La coppia è tecnicamente neutrale, secondo il grafico giornaliero, facendo perno su una 20 SMA piatta, mentre le medie mobili più lunghe si dirigono più in basso sopra il livello attuale. Gli indicatori tecnici, nel frattempo, rimangono intorno alle loro linee medie, senza una chiara forza direzionale.

Nel breve termine, il rischio si sposta verso l’alto. Il grafico a 4 ore mostra che la coppia si sta sviluppando sopra tutte le sue medie mobili, che comunque rimangono all’interno di un range abbastanza limitato. Allo stesso tempo, gli indicatori tecnici rimangono stabili entro livelli positivi, anche se non riflettono un interesse direzionale.

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