Cambio EUR/USD in rafforzamento sopra quota 1,0700

Il cambio EUR/USD è riuscito a conservare la propria posizione in territorio positivo al di sopra di 1,0700, nonostante la modesta flessione registrata nella prima sessione americana. Il presidente della BCE Lagarde ha ribadito che l’inflazione nell’Eurozona è destinata a rimanere troppo alta per troppo tempo, aiutando l’euro a mantenere il suo prezzo nei confronti della valuta verde.

Così, il cambio EUR/USD ha raggiunto il suo massimo giornaliero a 1,0710 prima dell’apertura degli Stati Uniti e il grafico giornaliero ha mostrato che il rischio di un’estensione rialzista è aumentato. La media mobile semplice (SMA) a 20 manca di forza direzionale ma fornisce un supporto dinamico intorno al minimo intraday. Allo stesso tempo, la SMA a 100 guadagna trazione al rialzo al di sotto di quella più corta e al di sopra di quella a 200. Infine, gli indicatori tecnici si dirigono saldamente verso livelli positivi, sostenendo un’avanzata continua. Il cambio affronta una forte resistenza intorno a 1,0745, il 61,8% di ritracciamento di Fibonacci del declino annuale del 2022.

Nel breve termine, e secondo il grafico a 4 ore, le possibilità sono dalla parte dei tori. La coppia sta attualmente avanzando al di sopra di tutte le sue medie mobili, che offrono pendenze da neutrali a ribassiste. D’altra parte, gli indicatori tecnici hanno preso slancio e avanzano ben al di sopra delle loro linee medie, sostenendo massimi più elevati nelle prossime sessioni.

Ricordiamo come i mercati finanziari hanno iniziato la settimana con un cauto ottimismo in seguito alla notizia del fine settimana secondo cui UBS Group AG avrebbe acquistato Credit Suisse Group AG per 3,23 miliardi di dollari. La Banca Nazionale Svizzera ha dichiarato domenica che il salvataggio “garantirà la stabilità finanziaria e proteggerà l’economia svizzera“. Ne consegue che il cambio EUR/USD è salito all’apertura settimanale, ma è sceso verso 1,0630 all’inizio della sessione europea. In seguito ha ripreso ad avanzare e attualmente si trova appena al di sopra della soglia di 1,0700.

Per favorire ulteriormente il sentimento del mercato, la Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti ha annunciato che offrirà swap giornalieri alle sue principali controparti per garantire che abbiano liquidità sufficiente per continuare le operazioni. La banca centrale americana annuncerà la sua decisione in materia di politica monetaria mercoledì prossimo e gli operatori di mercato dubitano della loro precedente convinzione che la Fed procederà con un aggressivo rialzo di 50 punti base, ma che invece proseguirà con un modesto rialzo di 25 punti base o addirittura rimarrà ferma. La banca centrale rilascerà anche nuove proiezioni economiche.

Per quanto riguarda i dati macro, la Germania ha pubblicato l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) di febbraio, che è aumentato a un ritmo annualizzato del 15,8%, superiore al 12,4% previsto. La lettura mensile è scesa dello 0,3%, più del calo dello 0,5% previsto dagli investitori. Allo stesso tempo, la bilancia commerciale dell’Eurozona ha registrato un deficit di 11,3 miliardi di euro, migliore del previsto.  

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